[da CuneoCronaca.it del 15 maggio 2017]
Sono stati circa 300 gli studenti dell’Itis Delpozzo di Cuneo che hanno incontrato Padre Renato Chiera, il prete missionario che da oltre 40 anni vive nelle periferie di Rio de Janeiro ed ha fondato “Casa Do Menor”. Insieme a lui, Serena Milanesio e Riccardo Ferrero, due fidanzati volontari di 25 anni che hanno deciso di seguirlo nelle sue opere di bene.
Attraverso video, fotografie e racconti, Padre Renato ha illustrato il lavoro che sta portando avanti nelle favelas per i tanti “meninos de rua” che vivono per le strade del Brasile. Questi bambini e bambine, figli del disagio, del rifiuto e dell’abbandono, non li vuole nessuno, non c’è un’anagrafe per loro.
Vengono spesso sfruttati per il narcotraffico, la prostituzione, il commercio di organi, lo sfruttamento nei lavori più vari. Dormono per strada in ripari occasionali, magari con i cani vagabondi o con la compagnia di “cracudos”, i consumatori di “crac”, uno scarto della cocaina che fa sentire momentaneamente potenti ma ha effetti devastanti sul cervello, sul sistema nervoso e sulla volontà in pochi secondi. Queste situazioni sono peggiorate dopo i Mondiali di calcio e le Olimpiadi, con i quali il Brasile si è indebitato. 15 milioni sono i disoccupati e la corruzione dilaga fin dentro al governo.
“C’è bisogno di “presenza”, di un “punto di appoggio” affidabili, affinché questi rifiutati (“recusou”) possano sentirsi figli amati e sperare in un futuro e ritornino a progettare una vita umana e degna. Ognuno di noi può fare molto nel proprio quotidiano a partire dal valorizzare, proteggere e curare quanto di bello c’è intorno”, ha affermato padre Renato.
Il dirigente scolastico, Ivan Re, ha sottolineato che “questi incontri aiutano a mantenere i piedi per terra, perchè la realtà e l’umanità da incontrare e scoprire sono molto più ampie della sola Italia o Europa e i nostri studenti devono essere preparati a conoscere prima e a convivere poi con onestà, giustizia e solidarietà con tutte le nazioni del mondo”.
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