L’ITIS “Mario Delpozzo” di Cuneo dal 2021 partecipa al progetto Erasmus+ promosso e finanziato dall’Unione Europea in materia di istruzione, formazione, gioventù e sport. Nel nostro caso l’obiettivo era di realizzare una collaborazione internazionale Italia-Olanda per la costruzione di un drone d’acqua capace di raccogliere dati e trasmetterli sulla terraferma.
A questo programma abbiamo aderito io e altri 4 studenti delle classi quarte degli indirizzi di Elettrotecnica, Informatica e Robotica e siamo stati accompagnati dalla professoressa Silvia Brignacca, docente di Inglese e dal professor Claudio Franco Ferrero, docente di sistemi.
L’attività si è svolta da sabato 27 maggio al 3 giugno 2023, per un totale di 7 giorni. Il primo di questi è iniziato davvero presto: ritrovo alla 3:15 di mattina presso il piazzale della dogana dove una navetta ci ha condotto presso l’aeroporto di Torino. Una volta superati check-in e controlli abbiamo preso l’aereo per Amsterdam alle 6:20.
Atterrati sul suolo olandese, la felicità era stampata sui nostri volti e abbiamo dovuto compiere ancora un viaggio prima in treno, poi con una navetta e infine su un traghetto per raggiungere l’hotel “Orion”, situato sulla piccola isola di Kaag.
Durante il nostro soggiorno, abbiamo approfittato del weekend lungo, poichè lunedì era festa in Olanda, e del tempo soleggiato e mite per riposarci e visitare Amsterdam, una città davvero particolare che ti colpisce per la sua architettura, con i suoi numerosi canali, le case strette attaccate l’una all’altra e per la sua vita vivace e cosmopolita. Questo paesaggio così diverso ci è apparso nuovo e allo stesso tempo bizzarro. In particolare, la mattina l’abbiamo trascorsa girando per le vie del centro città rimanendo colpiti da piazza Dam dove si erge il palazzo reale e l’obelisco in onore dei caduti della seconda guerra mondiale, inoltre, siamo rimasti affascinati dal NEMO, un museo con una struttura molto inusuale; infatti il tetto è un’area gratuita dove sono installate numerose fontane e un bar e, essendo all’aperto, è possibile ammirare uno splendido panorama sul porto e sulla città.
Nel pomeriggio abbiamo ancora girato per il centro in direzione della casa di Anna Frank e successivamente siamo rientrati sulla nostra magica isoletta dove abbiamo passato il tempo facendo un giro in bici per scoprire tutti gli angoli di Kaag. Essendo molti stanchi, a causa delle decine di migliaia di passi fatti nella giornata ad Amsterdam, abbiamo deciso di mangiare in un ristorante sull’isola e di recarci subito in hotel per riposarci e prepararci per la giornata successiva.
Il giorno seguente ci siamo incontrati con i professori olandesi, Frits Groen e Krijn Hoogendorp, presso la città di Leida e grazie a loro abbiamo potuto scoprire questa tranquilla cittadina con molti spazi verdi e bellissimi scorci delle vie che si riflettono nell’acqua dei canali.
Da martedì a venerdì dalle 9:00 alle 16:00 ci siamo recati presso il laboratorio del ”MBO College Airport”, situato nella struttura “Unmanned Valley” a Valkenburg, dove abbiamo conosciuto personalmente gli studenti olandesi. Durante questi giorni abbiamo avuto l’occasione di confrontarci e collaborare con loro, conoscere nuove persone, una nuova cultura, un nuovo metodo di lavoro e istruzione, venendo così a contatto con il sistema scolastico olandese; in particolar modo, abbiamo notato che le loro lezioni in laboratorio sono molto pratiche con particolare interesse sui droni, dalla costruzione con utilizzo di stampanti 3D e montaggio alla vera e propria programmazione. Inoltre devo dire che l’ambiente è molto diverso da quello italiano poiché il laboratorio è situato in un complesso di edifici dove lavorano altre aziende, inoltre vi sono anche degli hangar costruiti durante la seconda guerra dove, in uno di questi, gli studenti ci hanno fatto pilotare dei droni. Mentre nel pomeriggio, una volta terminate le lezioni, sfruttando la macchina che avevamo noleggiato all’aeroporto, abbiamo avuto l’occasione di visitare altre città e luoghi tra cui Delft, una città situata più nell’entroterra famosa per il suo campanile inclinato, Gouda, chiamata la città del formaggio, con il suo particolare palazzo del municipio situato nella piazza centrale, e Katwijk con le sue immense spiagge di sabbia bianca sul Mar del Nord.
Infine venerdì siamo andati a testare il nostro progetto in un lago vicino alla scuola ed è stato un momento davvero bello: vedere il drone muoversi, rispondere ai comandi e, nel contempo raccogliere i dati sull’acqua e visualizzarli sul computer è stato emozionante.
Una volta terminato il test di funzionamento, ci siamo recati, insieme agli olandesi, presso un locale tipico dove abbiamo mangiato pancake e abbiamo trascorso un bel momento grazie a uno spettacolo di magia tenuto da un nostro compagno che mi ha davvero sorpreso e divertito. Una volta terminato il pasto abbiamo ancora visitato, insieme ai nostri nuovi amici, una foresta situata a pochi passi dal locale per poi salutare prof e studenti ringraziandoli per la loro collaborazione e per averci offerto un’opportunità unica e irripetibile.
Ma il nostro soggiorno in Olanda non era terminato: mancava ancora un giorno prima che l’aereo ci portasse sul suolo italiano. Così il mattino abbiamo deciso di visitare la città di Haarlem, in particolare siamo entrati nella chiesa di San Bavone e successivamente siamo stati colpiti dal mercato cittadino tanto che abbiamo deciso di pranzare lì. Il pomeriggio siamo tornati ad Amsterdam e abbiamo girato di nuovo per le vie del centro e comprato i souvenir per le nostre famiglie.
Infine abbiamo lasciato la capitale olandese in direzione dell’aeroporto dove abbiamo consegnato la macchina. Superati i controlli abbiamo atteso il nostro aereo fino alle 20:30 e siamo arrivati a Torino intorno alle 22:00 dove ci attendeva la navetta che ci avrebbe ricondotto a Cuneo.
Si conclude così un’esperienza davvero positiva e importante per la nostra formazione: grazie a questo viaggio d’istruzione ho potuto visitare nuovi luoghi e, sfruttando la mia passione per la fotografia, ho potuto immortalare queste località così da ricordare per sempre questo viaggio.
Insomma, è stata un’esperienza indimenticabile, educativa e istruttiva sotto molti aspetti, in particolare quello culturale e linguistico, poiché ci ha permesso di espandere e di usare in un ambiente lavorativo la lingua inglese e di conoscere meglio le abitudini e la cultura olandese, molto attenta e organizzata. Infine, penso che un viaggio del genere sia impossibile da dimenticare e rimarrà sempre vivo nei nostri ricordi. Proprio per questo che tutti noi vogliamo ringraziare il progetto “Erasmus+” promosso e finanziato dall’Unione Europea e in particolare i nostri accompagnatori e insegnanti per averci aiutato, guidato, supportato e sopportato durante questa indimenticabile settimana e per aver reso possibile questa unica e formativa esperienza.
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