Durante lo scorso anno scolastico il nostro Istituto ha sostenuto un progetto con l’azienda metalmeccanica Merlo. Alcuni relatori di quest’ultima hanno esposto i punti principali e le caratteristiche di tale progetto. Esso interessava sei ragazzi delle specializzazioni: quattro per un’esperienza lavorativa presso la sede principale, a Cervasca; e due all’estero, più precisamente a Ringwood, in Inghilterra.
I professori delle specializzazioni hanno scelto alcuni ragazzi da mandare al colloquio con degli esponenti della Merlo. Per mia fortuna io ero tra questi e l’azienda ha scelto me per lo stage Italia-Inghilterra. Vi parlo di Italia e Inghilterra perché il mio “contratto” prevedeva un periodo di tre settimane nel nostro Paese e un mese nel Regno Unito. Questo perché dovevo capire i meccanismi, le caratteristiche e le diverse capacità di questa grande azienda, prima di conoscere il mercato estero. Durante la mia permanenza in Merlo Italia, ero nell’ufficio SAV estero, che si occupa della risoluzione dei più svariati problemi che si possono verificare sulle macchine vendute dalle filiali estere (Australia, Spagna, Francia, Inghilterra, America, Russia). Sono stato affiancato agli ispettori di tale dipartimento che mi hanno per prima cosa insegnato le caratteristiche specifiche delle macchine Merlo: come sono costruite, dove sono assemblate, in quali settori vengono utilizzate e come si possono utilizzare. In un secondo tempo mi hanno spiegato come operavano in caso di richieste di intervento da parte dei clienti. Mi è stato affidato un progetto da svolgere per l’intero periodo dello stage, sia italiano sia inglese, ed era quello di pensare ad un programma che permettesse la registrazione delle richieste di intervento all’ufficio SAV. Praticamente dovevo pensare alla parte logica di un software che permettesse di riconoscere il cliente, risalire alla storia che quest’ultimo ha con l’azienda, registrare la richiesta e la soluzione data dagli ispettori. Il mese di luglio l’ho trascorso in Inghilterra, alloggiavo in hotel a Bournemouth, una città prevalentemente universitaria che si affaccia sull’oceano Atlantico, più precisamente sull’ English Channel. Ho avuto modo di migliorare il mio inglese, conoscere nuove realtà, nuove persone e nuovi posti. I colleghi della filiale erano cordiali ed ospitali, mi hanno aiutato a cogliere i meccanismi essenziali della filiale. Ho seguito, inoltre, un corso sulle macchine Merlo in inglese e li ho aiutati a svolgere le mansioni principali. Penso che queste opportunità capitino poche volte nella vita, e bisogna saperle cogliere al volo. Colgo l’occasione per ringraziare i professori ed i colleghi che mi hanno sostenuto per questo stage.
Davide Ghigliano 5^A
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