Francesco Gonin nacque a Torino il 16 Dicembre 1808. Fu scolaro all’Accademia torinese di C. F. Biscarra e di L. Vacca. La sua specializzazione fu in ritratti di genere storico ed in incisioni per illustrazioni di opere letterarie. Numerosi suoi ritratti, quadri storici ed affreschi si trovano presso le varie dimore dei Savoia e in alcune chiese di Torino.
Decorò con affreschi nel 1840-41, con C. Bellosio, la sala da ballo del palazzo reale, indi la sala delle Verne del castello di Racconigi, nel 1844 un teatro a Spezia e nel 1845 il palazzo Carignano a Torino. Possiamo ammirare inoltre alcuni suoi affreschi presso le nuove ali di Palazzo Cisterna e a lui dobbiamo la decorazione di una sala della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, riservata come sala d’attesa del re. Una sua opera, La Rocca di Sapay presso Viù (Roccia con pascolo), datata 1850, è esposta perennemente presso la Galleria civica di arte moderna e contemporanea di Torino. Gli vennero ancora affidate diverse iniziative tra cui le grandi commissioni regie da parte di Carlo Alberto di Savoia, favori richiesti dall’amico Massimo Tapparelli d’Azeglio, pittore, letterato e infine politico di spicco del Risorgimento italiano, i contatti con Alessandro Manzoni, il quale andò personalmente a cercare il pittore a Torino per affidargli l’illustrazione dei “Promessi Sposi”, per cui divenne molto noto. Le pitture raffigurate nel libro si possono vedere presso il Civico museo manzoniano al Caleotto Lecco nella sala IX della Quarantana. Anche suo figlio, Guido Gonin, fu un apprezzato pittore. Francesco Gonin morì a Giaveno, località del Piemonte poco distante da Torino, il 14 Settembre del 1889.
Gabriele Roggiery, Marco Maroglio 3^A
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