Continuano le iniziative di approfondimento sui temi ambientali nelle classi dell’indirizzo di Chimica & Materiali in collaborazione con esperti e ricercatori. Nell’ambito del progetto Green@School, il dottor Enzo Laurenti, ricercatore del Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica dell’Università degli Studi di Torino, ha tenuto una lezione con le classi terze sul tema dell’acidificazione degli oceani, diretta conseguenza dell’aumento delle emissioni di anidride carbonica. Il ricercatore ha presentato i dati di alcune pubblicazioni scientifiche che confermano quanto l’aumento delle temperature e delle emissioni di CO2 siano correlati: ad oggi le attività dell’uomo liberano anidride carbonica che per il 45% si disperde in atmosfera, per il 29% rimane ancorata qui “tra noi” a favore della fotosintesi, e per il 26% circa si discioglie nelle acque marine. La solubilizzazione dei gas in acqua dipende dalla pressione parziale del gas e dalla temperatura dell’ambiente. I dati dimostrano come negli ultimi 150 anni, dato l’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera e la sua conseguente aumentata pressione parziale, la quota di questo gas disciolta in acqua sia aumentata di circa il 50%, ma al contempo la sua solubilità è diminuita a causa del continuo aumento della temperatura globale. La superficie del nostro pianeta coperta dall’acqua è ben superiore a quella terrestre: se l’atmosfera si riscalda, gran parte di questo calore si trasmette alle acque.
Gli effetti di tutto ciò si ripercuotono principalmente sulla fauna marina e sulla direzione delle correnti: infatti dalla fusione dei ghiacci polari si forma acqua dolce che ha una densità diversa dall’acqua salata e questo modifica la circolazione delle correnti oceaniche che contribuiscono a mitigare il clima delle zone costiere.
La CO2 è un composto acido e sciogliendosi in acqua provoca conseguenze preoccupanti per gli organismi marini che con difficoltà riescono a costruire il loro esoscheletro, diventando fragili e vulnerabili. Anche gli scambi di ossigeno, indispensabile per la respirazione delle forme viventi acquatiche, sono compromessi. Sono state inoltre osservate sensibili modificazione dei sedimenti oceanici e la variata composizione delle acque salate provoca addirittura l’aumento del rumore di fondo negli abissi marini con disorientamento dei pesci nelle migrazioni, nella riproduzione e la conseguente riduzione del pescato.
Qual è lo stato di salute del Mediterraneo? Il mare nostrum vive la condizione particolare di mare pressoché chiuso che, per ora, lo ha protetto da una acidificazione eccessiva, ma si prevedono aumenti di temperatura e di salinità delle sue acque.
Approfondiremo questi temi anche negli aspetti pratici con esperienze di laboratorio aperte alle classi delle scuole medie inferiori negli ultimi giorni di scuola per celebrare la Giornata Mondiale degli Oceani che quest’anno è fissata per l’8 giugno.
Su questo importante tema il Dipartimento di Chimica propone ai ragazzi delle prime e delle seconde medie lo STEM workshop TUTTI AL MARE! un’indagine chimica sullo stato di salute delle conchiglie nelle mattinate di giovedì 10 e venerdì 11 giugno, presso l’ITIS Delpozzo. È possibile iscrivere le classi interessate entro il 4 giugno compilando il seguente link
Per ulteriori informazioni scrivere a barbara.fraire@itiscuneo.eu
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