Gli studenti della classe quinta Meccanica dell’Itis Delpozzo, accompagnati dalla Docente di storia e letteratura Italiana Prof. Michela Scaltritti, hanno avuto la possibilità di approfondire le tematiche della deportazione e delle diversità etniche, visitando il museo e il memoriale della deportazione ebraica nella zona alpina locale.
Memo4345 è una iniziativa organizzata dal Comune di Borgo San Dalmazzo e dalle associazioni che hanno aderito, che prende forma all’interno della ex Chiesa sabauda di Sant’Anna, adiacente alla stazione ferroviaria del paese.
Il percorso all’interno del museo è arricchito da immagini, video e sezioni interattive, con contenuti e concetti storico-etnici perfettamente integrati e approfonditi dal Signor Roberto Bianco.
Lo scopo di questa iniziativa è quello di divulgare la cruda realtà vissuta negli anni della Shoah nelle nostre vallate e di sensibilizzare maggiormente i visitatori, di modo da comprendere in prima persona quanto accaduto e vissuto dalla popolazione ebraica e di non dimenticare i sacrifici di tutti coloro che hanno aiutato i deboli a sopravvivere, a scappare, a trovare rifugio e aiuto in momenti di estremo pericolo per tutti.
Tra gli studenti è sorto un apprezzamento riguardante i dettagli e la capacità di interazione durante l’intera attività, in quanto sono stati commentati episodi e testimonianze accadute dopo l’8 settembre 1943, quando gli ebrei che risiedevano in Francia dopo una marcia estenuante, superando due colli di oltre 2000 metri, cercarono riparo in Italia nelle nostre valli. Molti furono gli italiani coraggiosi che rischiarono la vita per salvarli, ma più di 300 furono internati nell’ex caserma degli alpini, oggi sede dell’ASL di Borgo San Dalmazzo e di essi solo 18 tornarono vivi dai campi di sterminio.
Il percorso della mattinata si è concluso con uno sguardo e un commento a situazioni di attualità, per comprendere maggiormente il rispetto dei valori di uguaglianza, umanità, diritto alla vita, un nuovo modo di approcciarsi alla società odierna con occhio critico, consapevoli di quella che è stata la storia del passato.
I più sentiti ringraziamenti al Comune di Borgo San Dalmazzo, alle associazioni aderenti e al signor Roberto Bianco per la sua incredibile passione e professionalità nello svolgimento del suo ruolo di guida.
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