VISITA DI INDIRIZZO ALLA CENTRALE GEOTERMICA DI LARDERELLO

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Gli alunni delle classi 5A e 5B nei giorni 4 e 5 dicembre 2013, accompagnati dai professori Pellegrino Ezio, Isoardo Simona e Mondino Ezio si sono recati in visita d’istruzione a Larderello. Larderello è una frazione del comune di Pomarance, in provincia di Pisa.

La storia di Larderello inizia con l’acido borico: veniva importato dal lontano Tibet, prima che fossero scoperti ricchi giacimenti nelle acque che gorgogliavano nella zona.
Così il francese De Larderel iniziò ai primi dell’800 una fiorente attività chimica e costruì un complesso industriale che prenderà il nome di Larderello. Per fare evaporare l’acqua dei laghi serviva calore, quindi si iniziò a disboscare i boschi delle colline adiacenti. Quando si esaurirono le risorse di legname, De Larderel sviluppò un sistema di recupero di calore. Costruì delle cupole sopra i laghi incanalando il calore che saliva verso la cima della cupola con dei tubi sotto le vasche di estrazione. Nel dopoguerra si sviluppò il progetto di utilizzo del vapore dei bacini sotterranei per la geotermia. Nel sottosuolo a grandi profondità vi è un’attività magmatica stazionaria che riscalda i bacini d’acqua del sottosuolo, con delle trivelle si va a scavare fino a 3 mila metri di profondità e riuscendo così a fare arrivare il vapore in superficie. Il vapore viene incanalato e mandato in centrale dove fa girare una turbina collegata ad un alternatore. Il complesso della centrale ENEL Green Power è molto vasto ed è all’avanguardia nella geotermia mondiale, coprendo il 30% del fabbisogno elettrico della regione Toscana. La giornata di visita alla centrale geotermica è iniziata con il percorso al relativo museo arricchito con video, plastici e vecchi estrattori risalenti al ‘900 e la spiegazione della guida. Ci siamo soffermati per l’impegno dell’Enel, sulle fonti rinnovabili e sulla geotermia, sui sistemi di perforazione e funzionamento della centrale Geotermica oggi e sulla trasformazione dall’attività chimica all’attività elettrica. Ci siamo recati, inoltre a sperimentare il funzionamento del pozzo di estrazione. Nel pomeriggio la guida ci ha condotti alla centrale di San Martino dove abbiamo visto uno strumento per estrarre il vapore e la turbina con l’alternatore che permette il totale funzionamento della centrale. Questo è un tipico esempio di centrale geotermica che utilizza fonti rinnovabili quindi a impatto zero per l’ambiente, le uniche emissioni sono il vapore acqueo e l’idrogeno solforato che provoca solamente un odore non tanto gradevole. Questa visita, dal punto di vista professionale, per noi studenti di Elettrotecnica che dobbiamo affrontare l’Esame è stata molto istruttiva e ci ha permesso di renderci conto, direttamente sul territorio, sui metodi di lavoro della centrale.

Matteo Giordano, Luca Renaudo,Luca Gottuso 5^B