VISITA AL CENTRO RESTAURI DI VENARIA

Avatar utente

Personale scolastico

0

Il giorno Martedì 11 Febbraio gli alunni delle classi 4^ C e 4^ F accompagnati dai professori Silvana Voerzio e Giorgio Parizia si sono recati in visita al centro restauri della Venaria Reale. Dopo l’accoglienza e la presentazione dei relatori è stato visionato un video introduttivo all’argomento che trattava della preparazione universitaria del personale restauratore.

Il centro è suddivisibile in due ambienti: uno nel quale avvengono le operazioni di restauro delle e, un altro dove vengono eseguite le analisi necessarie. I laboratori di restauro si occupano di diversi tipi di opere: dipinti su tele e tavole, arredi lignei e vernici, tessuti e arazzi. Ognuna di queste specializzazioni necessita di diverse analisi per disporre di dati che indirizzino il restauratore verso diverse tecniche di riparazione. Le informazioni sono fornite dai diversi laboratori scientifici presenti nella struttura. In generale i laboratori compiono analisi di tipo diagnostico, per esempio, sull’ ambiente di conservazione dell’opera; offrono sostegno scientifico e didattico ai laureandi e compiono ricerca sui materiali e sulle tecniche di restauro. Le analisi possono essere finalizzate alla sola ricerca della conoscenza per realizzare nuovamente i materiali analizzati con le tecniche originali (archeometria) oppure sono indagini per l’individuazione del miglior modo di eseguire un intervento. Per svolgere il loro lavoro gli analisti possono scegliere di eseguire un analisi di tipo non invasivo, preferita perché non compromette l’opera, o una di tipo invasivo prelevando un campione di tela o altro materiale. Nelle analisi di tipo non invasivo si utilizzano tecnologie basate sull’osservazione di ciò che accade a un raggio dello spettro dell’infrarosso o ultravioletto emesso dallo strumento. E’ così possibile circoscrivere le zone da restaurare o ricercare, nel caso di dipinti su tele, il disegno preparatorio svolto dall’artista poi eliminato nella stesura definitiva del colore. Nel caso di analisi invasive è possibile studiare la composizione relativa ai vari strati che costituiscono per esempio un affresco. Si preleva un piccolo campione che viene trattato con delle resine anossiche che indurendo formano uno strato protettivo del campione che ne migliora la manovrabilità. Se opportunamente trattato si realizza una superficie osservabile con il microscopio elettronico. Come ultimo si è osservata una particolare camera con pareti rivestite in piombo nella quale si effettuano analisi di tipo tomografico su statue e mobili.

Maurizio Parola 4^C