#NOICISIAMO (Davide, Ivana, Matteo, Mattia, Alessandro, scrivici anche tu…)

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Personale scolastico

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wemeAnche ai tempi del Coronavirus la nostra scuola non si ferma e vuole continuare ad essere luogo di crescita, scambio e riflessione. Questo spazio di condivisione #NOICISIAMO è un modo per far sentire che anche a distanza tutto questo è possibile.
Coloro che vogliono contribuire con i loro pensieri, sul tag #noicisiamo, possono scrivere a tiziana.pepino@itiscuneo.eu

Riassumiamo qui le riflessioni di coloro che ci hanno scritto..

Un tributo verso chi è in prima linea in questi giorni.

Alessandra, una nostra allieva, ha voluto contribuire conalessandraMedici una creazione grafica dedicata ai medici e a tutto il personale sanitario che sono in prima linea in questa emergenza coronavirus: un grazie di cuore per il loro prezioso contributo!

Condividiamo un bel pensiero di un nostro alunno, tratto da un testo corretto da una docente, anche questo è la FAD!

“Devo dire che mi sento molto fortunato in questi giorni, poiché vedo tanti miei amici completamente spaesati in mezzo a lunghe ore da dover trascorrere in casa senza saper cosa fare. Mi sento fortunato perché quando finisco di fare tutto ciò che mi sono programmato ad inizio giornata, posso dedicarmi alla mia più grande passione, la musica.

In particolare, questa è la principale forma di aggregazione per moltissime persone: i giovani alle feste ballano e si divertono sulle note della musica commerciale in voga al momento, moltissime persone si ritrovano durante concerti di artisti più o meno famosi e cantano insieme a migliaia di sconosciuti che magari hanno in comune soltanto la simpatia verso quell’artista. Oggi, per la prima volta da quando è iniziata questa situazione di isolamento, ho sentito di nuovo in modo forte quel senso di condivisione portato dalla musica. Grazie ad un messaggio diffuso tramite i social nei giorni scorsi, oggi alle 18 in punto moltissimi musicisti in tutta Italia si sono messi a suonare il proprio strumento dalla finestra e così ho fatto anch’io, pensando in realtà che sarei stato l’unico a farlo nel mio piccolo paesino. Ho subito scoperto con grande gioia e stupore che al contrario in paese anche altre persone hanno fatto lo stesso, in primo luogo alcuni miei vicini di casa, a cui sta talmente a cuore la musica da sopperire alla mancanza di uno strumento da suonare riproducendo tramite due casse l’inno nazionale occitano in modo che tanti altri nella zona lo sentissero.
È stato per me un grande segno di forza, poiché mi ha fatto pensare che per contrastare questa grave e indeterminata forma di pericolo, possiamo ancora contare sulla musica, mi ha fatto pensare a questa mia grande passione non soltanto più come un modo per far passare il tempo durante queste lunghe giornate, ma anche come un elemento di condivisione e un ottimo modo per riavvicinarsi con molte altre persone anche soltanto grazie all’udito, almeno fino a quando non ci saranno le condizioni tali da permettere di nuovo di suonare, ballare e cantare gli uni attaccati agli altri. E in quel preciso istante mi ricorderò che io ho sconfitto l’angoscia imbracciando il mio strumento e suonando tutto ciò che mi passava per la mente in quel momento.”
Davide, un allievo

Riceviamo e pubblichiamo qui il pensiero di una mamma..

Con questo messaggio voglio ringraziare tutto l’istituto per le iniziative messe in atto in questo difficile momento. Mio figlio…come presumo molto altri studenti, hanno bisogno di una “guida scolastica” , che li aiuti a continuare il percorso scolastico. A capire che non sono “solo” compiti ma che è scuola a tutti gli effetti. Hanno bisogno di essere seguiti, guidati, rassicurati, spronati, aiutati affinché diventi una casa/scuola a tutti gli effetti.
Vi auguro un buon lavoro e io in qualità di mamma farò il possibile per fare anche da tramite tra casa nostra e la scuola.
Ivana, una mamma.

Qui chi vuole condividere anche il suo stato d’animo..

“Sono sicuro che arriverà un momento in cui ci verrà detto che l’emergenza è finita, che il virus ha perso e che gli italiani, tutti insieme, hanno vinto. Ci saranno sicuramente delle conseguenze non buone sia per i lavoratori che per le famiglie, ma finalmente le persone potranno uscire, incontrare amici e parenti e tornare alla loro quotidianità. Anche io ritornerò alle mie abitudini e alla vita di tutti i giorni; andrò di nuovo a scuola dove rivedrò i miei prof e i miei compagni. Tutto tornerà come prima o, come il karma ci insegna, meglio di prima!!”
Matteo, un allievo

“Questo è veramente per tutti noi un momento di grande difficoltà, dobbiamo fare sacrifici anche grandi come il non poter uscire liberamente, andare a scuola o a lavorare, ma sappiamo che solo così riusciremo a superare questo grave problema. Per noi ragazzi può essere un’occasione di crescita nella consapevolezza della precarietà della condizione umana. Sono sicuro che presto, grazie agli sforzi di tutti, potremo uscire da questa situazione ed essere più forti . Come ha detto il filosofo Galimberti in una recente intervista “approfittiamo delle disgrazie per crescere”.
Mattia, un allievo

“Mi mancano la quotidianità, le abitudini, come andare in moto e in palestra, uscire con i miei amici e con la mia fidanzata, portare a passeggio il mio cane e imparare andando a scuola. Mi manca fare tutte le cose che fino a poco tempo fa ritenevo banali e scontate. Mi manca la sicurezza.
Ho il timore che, da un giorno all’altro, qualcuno a me caro, come mio nonno, si ammali e non ce la faccia.
Sono preoccupato per mia madre che, con il suo negozio, lavora tutti i giorni a contatto con clienti che possono in qualsiasi momento trasmetterle questa malattia virale e, di conseguenza, passarla a me e mio padre”
Alessandro, un allievo