Descrizione
Quest’anno, nell’ambito dell’Erasmus Plus, è nata una nuova collaborazione tra l’ITIS Delpozzo di Cuneo e un Istituto Superiore della cittadina di Jumilla (nella provincia di Murcia, Spagna), collaborazione che ha reso possibile un interessante interscambio tra un gruppo di studenti provenienti da classi comprese tra la prima e la quarta della nostra scuola e un gruppo di studenti dell’Istituto Arzobispo Lozano. Lo scambio è iniziato con qualche timido messaggio online tra le insegnanti di lingue, poi le prime video chiamate, la descrizione degli Istituti, lo scambio di idee e proposte, la bozza di progetto, la selezione degli studenti, l’organizzazione dei viaggi, delle lezioni, gli orari, le gite, il coinvolgimento delle famiglie, l’accoglienza degli studenti spagnoli nel mese di Marzo e la partenza del gruppo a Maggio.
Qui un racconto di due studenti partecipanti.
Inizia la nostra avventura a Murcia.
La notte tra il martedì 16 e mercoledì 17 maggio è iniziata la nostra avventura Erasmus verso la Spagna.
Dopo l’arrivo all’aeroporto di Valencia e una visita della meravigliosa città, ci siamo diretti verso Jumilla, nella provincia di Murcia, dove le famiglie ospitanti attendevano il nostro arrivo.
Già a partire dal giorno seguente abbiamo frequentato le lezioni presso l’Istituto superiore Arzobispo Lozano, adattandoci al diverso piano orario.
Gli spagnoli infatti hanno un ritmo di vita diverso: iniziano scuola alle 8:30, fanno mezz’ora di intervallo, i pranzi e le cene iniziano tardi e durano un’ora o più e nel pomeriggio ci si concede la tipica “siesta” che dura talvolta anche fino a cena. La loro dieta non è molto diversa dalla nostra, infatti anche in Spagna si segue la dieta mediterranea, ma mangiano spesso il riso, non solo come Paella, ma in generale lo usano molto nei piatti, e le patate con cui fanno le “empanadas” e la “tortilla” che in italiano è traducibile come frittata.
E’ stato organizzato un tour a piedi della città di Jumilla che possiede edifici storici come il Teatro Vico, risalente a più di 140 anni fa, la “Iglesia de Santiago” e il museo civico che contiene molti reperti risalenti a poco prima dell’anno zero.
Nel teatro di Jumilla, un vero gioiello.
Venerdì 19, nonostante il meteo avverso abbiamo visitato Murcia, molto più estesa e sviluppata attorno ad una Cattedrale in stile gotico.
Domenica con i ragazzi spagnoli e le professoresse abbiamo fatto un’escursione fino al Santuario di Santa Ana che è circondato da croci di legno che segnano i luoghi in cui venivano sepolti i monaci: abbiamo esplorato un ambiente decisamente diverso dai nostri verdi boschi.
Martedì siamo partiti alla volta di Alicante: città sviluppata sulla costa che ospita la Cattedrale dedicata a San Nicola di Bari e il Castello di Santa Barbara. Abbiamo visitato il Museo de Hogueras che conserva numerose statue artigianali, coloratissime e dettagliate, usate per la tipica festa di San Giovanni (San Juan): qui, nel mese di luglio si tiene un concorso in cui viene scelta l’opera migliore che viene in seguito bruciata nella piazza principale, rispettando un’antica tradizione.
Mercoledì sera è stata organizzata una cena d tutti insieme nella palestra della scuola ospitante e giovedì mattina i ragazzi si sono salutati ripromettendosi di incontrarsi in Italia o in Spagna.
I nostri commenti:
Tommaso Brignone: personalmente ho apprezzato molto l’esperienza: ho potuto conoscere persone con tradizioni e culture differenti e allacciare nuovi rapporti anche con i compagni italiani. Alla fine di questi 10 giorni non volevo tornare a casa perché mi sono trovato bene in un bell’ambiente anche grazie alla gentilezza e alla simpatia della famiglia che mi ha ospitato, mi mancano ma ci siamo già promessi che quando verranno in Italia quest’estate passeranno a salutarmi”
Carlotta Monge Rofarello: “consiglio di fare questa esperienza perché arricchisce dal punto di vista socio-culturale ed è anche un modo per mettersi in gioco, staccandosi dal proprio modo di vivere e adattandosi a quello di altre persone, assaggiando cibo differente dal nostro e conoscendo persone con un background culturale diverso, visitando luoghi meravigliosi. In più consente di creare nuove amicizie non solo con persone straniere, ma anche nel gruppo con cui si viaggia, proprio come è accaduto a me.”